martedì 13 gennaio 2009

La Terra in una bolla

Teorie sulla struttura dell’Universo: la Terra in una bolla



Una nuova teoria consentirebbe di farci capire ciò che succede nel nostro Universo, senza dover presupporre l’esistenza di materia oscura ed energia oscura. Anche fenomeni come il dark flow troverebbero una spiegazione. Secondo George Ellis, docente di matematica applicata all’Università di Cape Town in Sudafrica, nonché uno dei più importanti cosmologi contemporanei, “Se diamo uno sguardo all’Universo attraverso i più potenti telescopi, il principio dell’isotropia si salva facilmente. Ma le prove dell’omogeneità dell’Universo sono assai più difficili da trovare. Al momento nessuno può smentire il fatto che potremmo trovarci all’interno di un gigantesco vuoto, ossia in una grande bolla sferica circondata da un Universo con caratteristiche differenti”. Vivere dentro una bolla spiegherebbe molte cose con più semplicità. Dentro una bolla infatti la forza di gravità sarebbe debole, determinando l’espansione assai più rapida dell’area, assai più densa, dell’Universo che la contiene. Sarebbero pertanto svelate le misteriose accelerazioni rilevate in diverse zone del cosmo.
L’Universo sarebbe caratterizzato dalla presenza di diverse zone di vuoto e la via Lattea risulterebbe essere come una specie di gocciolina d’olio nel mare.
Ma sarebbe possibile verificare questa affascinante ipotesi? Esistono due possibili soluzioni: la prima, proposta da Robert Caldwell, del Dartmouth College del New Hampshire, è basata sullo studio dell’interazione tra i fotoni e la radiazione cosmica di fondo (il residuo termico del Big Bang) nel passaggio dall’interno all’esterno della bolla, la seconda, di Jean-Philippe Uzan dell’Istituto di Astrofisica di Parigi, consiste nel misurare per almeno un decennio le velocità di alcuni particolari oggetti, come i quasar, che si stanno velocemente allontanando da noi. Se fossero riscontrate velocità diverse a seconda della distanza, ciò significherebbe che la velocità di espansione dell’Universo cambia nel corso del tempo, in aperta contraddizione con il modello cosmologico omogeneo ipotizzato fino ad ora.
E se la teoria fosse davvero corretta? Bisognerebbe ripartire praticamente da zero e riscrivere buona parte della moderna cosmologia. Aggiunge George Ellis: “Se si scoprisse che viviamo in una bolla di vuoto, tutte le osservazioni fatte fin qui dovrebbero essere considerate frutto di una prospettiva parziale e sarebbero ben lontane dall’avere un significato universale”.

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