venerdì 9 maggio 2008

Angina pectoris

Caratteristiche:
L’angina pectoris è una sindrome provocata dall’insufficiente ossigenazione del muscolo cardiaco a causa di una transitoria diminuzione del flusso sanguigno attraverso le arterie coronarie. Rientrando pienamente nel quadro delle ischemie, la motivazione principale di questo fenomeno è da rinvenire nell’ostruzione di un vaso ad opera di una placca aterosclerotica.
Il quadro ischemico è normalmente causa dell’accumulo di metaboliti tossici nel muscolo cardiaco in grado di scatenare un dolore, caratterizzato da un senso di profonda oppressione o costrizione, normalmente dislocato in zona retrosternale e della durata di pochi minuti.
Frequenti sono le irradiazioni del dolore al braccio sinistro, alle scapole, alla mandibola o alla bocca dello stomaco. Spesso il fattore scatenante è un’attività che ha comportato un aumento dell’attività cinetica del cuore e della velocità del flusso sanguigno all’interno delle arterie coronariche (uno sforzo, un’emozione e perfino un pasto importante)
E’ possibile dividere l’angina pectoris classica in stabile e instabile: la prima è cronica e spesso prevedibile tanto nella sua frequenza, insorgenza ed intensità; la seconda è meno prevedibile ed afflitta da un quadro crescente in termini di frequenza ed intensità.
Un quadro clinico più raro e preoccupante è rappresentato invece dall’ angina pectoris variante la cui peculiarità è rappresentata dall’insorgenza di attacchi in condizioni di riposo e non durante l’aumento di attività cinetica del cuore.
 Diagnosi:
La diagnosi si avvale di diversi strumenti a crescente livello di completezza: l’elettrocardiogramma non è in grado, a meno che non venga praticato durante una crisi, di rilevare l’esistenza di un quadro di angina pectoris; performance migliori può darle l’impiego dell’holter (ECG continuo di 24 ore). Gli strumenti elettivi restano però l’ECG sotto sforzo ed in particolare la coronarografia e l’angiocardiografia (visualizzazione radiografica di arterie e camere cardiache)
 
Terapia:
La scelta del trattamento stabilita in relazione al tipo di angina diagnosticato e dall’eventuale compresenza di altre malattie. Importanza primaria è data dalla cessazione di comportamenti a rischio come fumare, nutrirsi smodatamente oltre che al controllo della pressione sanguigna e dello stress. Importante è anche la correzione di situazione predisponesti quali vizi alveolari, aritmie e problemi tiroidei.
La terapia medica si avvale di numerosi farmaci operanti tanto a livello emodinamico quanto ritmico. Anche l’acido acetilsalicilico (l’aspirina) trova impiego nella terapia di questa patologia.
Il trattamento chirurgico, quando necessario, è orientato all’angioplastica coronaria, in particolare l’uso di stent (struttura metallica cilindrica a maglie che viene introdotta nel lume dell’arteria e viene fatta espandere a livello dell’ostruzione riducendo la stenosi) e bypass aortocoronarico.

Nessun commento: