lunedì 26 ottobre 2009

Risposte geografia 3

COMPITO N 2- SEZ A

1. Cosa sono le costellazioni? Descrivine lo stato apparente e quello reale.

Gli antichi , osservando il cielo vedevano le stele come incastonate in una sfera che girava attorno alla terra.
Dunque ponevano tutte le stelle alla stessa distanza e per identificarle le riunirono in costellazioni: disegni mitici che si formavano a partire dalle stelle.
In realtà le stelle di una stessa costrellazione non sono alla stessa distsanza e la loro luminosità o magnitudine, come la calcolavano gli antichi greci, è soltanto apparente perchè dipende anche da questo fattore.

2. Il colore delle stelle: come si può analizzare e che informazioni fornisce.

Il primo ad usare gli spettometri fu Hubble, mentre Padre Angelo Secchi li utilizzò per ricavarne importanti informazioni. Dalla tendenza ad un colore ( il rosso o il blu ) di uno spetto si deducono varie informazioni sulla stella: prima fra tutte la temperatura ( la stella è più calda se tende al blu, viceversa se tende al rosso) il movimento di allontanamento o di avvicinamento e la composizione chimica a seconda dei colori assenti sullo spettro.

3. Una prova del moto della Terra.

Una prova del moto della terra è l’angolo parallasse, che Tico Brahe nel ‘500 aveva pensato ma non era riuscito a trovare: guardando da due punti di osservazione diversi la medesima stella, la sua posizione varia, creando un angolo tanto maggiore quanto minore è la distanza tra l’osservatore e la stella e maggiore la distanza tra i due punti osservazione.
Tale angolo, oggi, è riscontrabile solo per le stelle più vicine e gli angoli di parallasse che conosciamo sono stati scoperti dalla spedizione Ipparcos, osservando le stelle a sei mesi di distanza.

4. La radiazione stellare

Le alte temperature generano le fusioni termonucleare , che generano energia e luce. La luce è un onda che viene analizzata sia dai fotometri fotoelettriche che dagli spettometri.
Vi sono altre radiazioni come gli ultravioletti e gli infrarossi, che vengono emesse dalle stelle. La radiazione stellare si perpetua nell’universo e si pensa sia l’eco del Big Bang e studiandola si capisce la presenza di corpi celesti e di dati elementi assenti o presenti in confronto con lo spettro continuo della luce.

5. Reazioni termonucleari delle stelle

Le reazioni termonucleari nelle stelle avvengono solo se si raggiunge la temperatura di 15 milioni di gradi K.
Le collisioni a causa della temperatura sono sempre più violente e quindi si generano tali reazioni, secondo cui 4 protoni di idrogeno si trasformano in un nucleo di elio, però perdendo lo 0,7% della massa che si trasforma in energia, secondo la legge della relatività di Einstein: E= mc2, con e= energia, m= massa e c=velocità della luce nel vuoto.
Nelle giganti rosse, se la massa è sufficiente e la temperatura aumenta sempre più, l’elio si trasforma in carbonio, e così via per gli elementi più pesanti fino al ferro.
Per gli altri elementi sono necessarie le supernovae.

6. Forze che governano l'universo nel suo insieme

L’universo è regolato da due forze:
1) la forza di espansione, retaggio del Big Bang, per cui il cosmo continua ad espandersi.
2) La forza di gravità, dimostrata da Isaac Newton G = m1 m2/d2 secondo cui la forza di gravità è direttamente proporzionale al prodotto delle masse e inversamente proporzionale al quadrato della distanza.
Tutti i corpi sono dunque attratti da altri corpi, più sono grandi più esercitano una forza grande.
Queste due forze tengono in equilibrio l’universo.

7. Tipi di galassie

Ci sono cinque tipi di galassie:
− a spirale.
− ellittiche.
− a spirale sbarrata, in cui da un perno centrale si dipartono vari bracci.
− globulari, sferici ammassi di miliardi di stelle disposte con concentrazione maggiore al centro e minore all’esterno.
− Irregolari: senza una forma definita.

8. Le coordinate celesti

Dai quattro punti cardinali, generati dai punti di intersezione fra l’orizzonte celeste, l’equatore celeste ( est e ovest ) e il meridiano celeste ( nord e sud ) è possibile stabilire le coordinate celesti:
− la declinazione celeste: la distanza angolare dell’astro dall’equatore.
− L’ascensione retta: distanza angolare dell’astro dal meridiano fondamentale passante per il punto γ della costellazione dell’ariete.

9. Significato del diagramma H-R


Il diagramma H-R ( di Hertzsprung e Russel ) serve a spiegare l’evoluzione di una stella: da protostelle, le stelle si spostano nella sequenza principale, dove risiedono per 10 miliardi di anni, poi la loro evoluzione le porta ad essere giganti o super giganti rosse a seconda della massa, per divenire infine nane bianche.
Ha in ascissa la temperatura, che cresce verso l’origine, e in ordinata la luminosità: grazie a ciò si dividono in classi :O G B A F G K M.

10. Stelle variabili

Vi sono stelle che non mantengono costante la loro luminosità, ma sono variabili pulsanti: a distanza di pochi giorni la loro luminosità diventa più intensa o meno intensa. Ne sono un tipo le Cefeidi.


1) I corpi celesti possono muoversi nello spazio in diversi modi, a seconda delle forze che li governano e della loro classificazione. Essi hanno generalmente un moto di rotazione su loro stessi e di rivoluzione intorno a un altro corpo che esercita una forza di gravità, come nel caso del nostro Sistema Solare. Inoltre, le galassie hanno anche un diverso movimento: si è calcolato che si allontanino progressivamente da noi per la forza di recessione, avvalorando la tesi di un Universo in espansione.
2) Lo Zenit è il punto in cui la verticale tracciata sopra la testa dell'osservatore incontra la sfera celeste. Il suo opposto è il Nadir. Per l'osservatore al Polo Nord, la stella vicina allo Zenit è la Stella Polare; per quello al Polo Sud, è la Croce del Sud.
3) Le classi spettrali servono a classificare le stelle in base a come ci appaiono dal loro spettro stellare; dalla classe spettrale è possibile dedurre la magnitudine assoluta di una stella. Stelle appartenenti alla stessa classe spettrale hanno infatti una luminosità intrinseca molto simile.
4) Le stelle della massa del Sole, o leggermente superiore a essa, raggiungeranno come quelle più piccole la condizione di nana bianca, ma con un passaggio intermedio. Infatti, con la trasformazione dell'elio in carbonio e la successiva espansione della stella (stadio di gigante rossa), essa tenderà a espellere i suoi strati più superficiali, che cominceranno a gravitarle intorno. Questo ammasso di gas prende il nome di nebulosa stellare e, dopo il suo esaurimento, si avrà finalmente il collasso della stella e il suo passaggio a nana bianca. Teoricamente, una volta terminata la sua energia, anche la nana bianca dovrebbe spegnersi e diventare nana nera, ma i tempi sono così lunghi che questo fenomeno non si è ancora mai verificato o, quantomeno, non è mai stato osservato.
5) Il Sole è composto prevalentemente da idrogeno ed elio che però non si trovano allo stato molecolare, ma gli elettroni di entrambi viaggiano liberi in un mare di nuclei. Data la velocità a cui si muovono a causa dell'elevatissima temperatura, quando le particelle si scontrano l'idrogeno diventa elio: questo fenomeno si chiama fusione termonucleare. Il Sole è inoltre composto da altri elementi chimici che sono il retaggio della fase iniziale della sua vita: la nebulose da cui nascono le stelle sono infatti ricche di elementi chimici prodotti dall'esplosione di altre stelle.
6) Le radiogalassie vengono così definite perchè sono state rilevate onde radio provenienti da esse. La rilevazione di queste onde ha permesso di stabilirne la distanza e la grandezza. Le onde radio hannoi inoltre rilevato oggetti non ancora identificati, assimilabili a radiogalassie, che si trovano ai confini dell'Universo: i quasar.
7) Per stabilire la distanza di alcune stelle vengono prese come punto di riferimento le Cefeidi, stelle denominate pulsanti variabili. La loro luminosità subisce trasformazioni a intervalli regolari, in un periodo prevedibile. Studiando quindi la loro magnitudine si può risalire alla loro distanza.
8) Alcune stelle sono dette doppie perchè si trovano in coppia (ma talvolta anche in terzetti o in gruppi più numerosi). Esse si influenzano reciprocamente dal punto di vista gravitazionale e ruotano l'una attorno all'altra. Ciò causa una variazione nella loro luminosità che ci consente di stabilirne la distanza.
9) Le nebulose sono ammassi di materia che occupano gli spazi interstellari. Esse sono dette oscure quando non emettono alcuna luce nè la ricevono da altri corpi celesti; a riflessione quando invece essa, giungendo dalle stelle più vicine, riesce a penetrarle.
10) Le stelle grandi decine di volte il Sole, una volta raggiunto lo stadio di Supernova, iniziano il loro collasso, che dovrebbe portarle a diventare stelle a neutroni. Tuttavia, essendo la loro massa troppo grande, nessuna forza riesce a contrastare questo processo, che culmina nell'implosione e nella formazione di un corpo la cui forza di gravità è talmente potente da attirare a sè e risucchiare ogni cosaincontri: il cosiddetto buco nero. Esso è chiamato così perchè neanche la luce riesce a uscirne; una delle ipotesi sulla fine dell'Universo è che esso venga risucchiato da un enorme buco nero.

mercoledì 21 ottobre 2009

Risposte Geografia

1. In cosa consiste il movimento apparente della volta celeste? Come lo spieghi e come è stato spiegato nel passato?
Il movimento della volta celeste consiste nell’apparente moto di tutte le stelle del cielo, le quali muovendosi mantengono la stessa distanza le une dalle altre, eccezion fatta per i pianeti. Tale moto apparente è causato dal moto di rotazione della Terra sul suo asse, ma in passato si riteneva che fosse la Terra ad essere ferma mentre le stelle “fisse” gli si muovevano intorno poiché poste in una grande sfera “cristallina” che delimitava la fine dell’universo allora conosciuto; i pianeti invece erano posti ciascuno su una sfera propria, allo stesso modo il Sole, anch’esso ritenuto ruotante intorno alla Terra.

2. Caratteristiche astronomiche della stella polare.
La stella polare fa parte della costellazione dell’Orsa Minore, è visibile solo nell’emisfero boreale in cui segna il Nord. Essa, poiché si trova vicina al punto in cui l’asse terrestre interseca l’apparente volta celeste sembra essere sempre fissa nella sua posizione; ma anch’essa si muove, infatti non coincide esattamente con tale punto di intersezione.

3. Moto dei pianeti anche in confronto a quello delle stelle.
Gli otto pianeti ufficialmente riconosciuti facenti parte del nostro sistema solare (Plutone è stato “degradato” a planetoide; oltre gli otto pianeti sono presenti altri piccolo corpi delle dimensioni di Plutone orbitanti a grandissime distanze) descrivono un0orbita ellittica intorno ad un centro gravitazionale che si trova all’interno del Sole ma non coincide col suo esatto centro, questo moto è chiamato rivoluzione. Nella volta celeste essi si differenziano dalle “stelle fisse” poiché sembrano muoversi di un moto totalmente indipendente da quello del resto della volta, fu questo fatto che indusse gli astronomi antichi ad ipotizzare che ciascuno piante avesse una propria orbita o sfera (poiché si credeva che le orbite fossero perfettamente circolari) celeste indipendente da quella delle stelle fisse.

4. Posizione di Einstein circa le origini dell’Universo. Cos’è la costante cosmologica?
Einstein, sebbene apportò un notevole contributo nello studio del nostro Universo, non riuscì per sua scelta ad abbracciare la nuova teoria sull’origine dell’Universo, il Big Bang. Infatti lui riteneva che l’Universo non fosse nato da una prima grande esplosione, ma che fosse stato sempre com’è ora e così sarà sempre. Inoltre per spiegare l’immobilità del “suo” Universo ipotizzò l’esistenza di una costante cosmologica che spiegasse la stabilità del cosmo, nonostante già al suo tempo alcuni giovani astronomi avessero trovato le prove della dinamicità ed espansione dell’Universo.

5. La velocità della luce e l’anno luce.
La luce è un’onda elettromagnetica che si muove alla velocità di 300 000km al secondo. Da questo dato è stata realizzata un’unità di misura basata sulla distanza che essa può percorrere nel vuoto in un anno terrestre, l’anno luce, che equivale a circa 9463 miliardi di chilometri.

7.Caratteristiche della stelle giganti rosse. Dove sono posizionate nel diagramma H-R.
Le giganti rosse rappresentano la fase terminale della vita di una stella. La stella giunge a questa fase solo dopo aver esaurito nel proprio nucleo l’idrogeno, che ormai e stato trasformato in elio; il nuovo nucleo di elio innesca nuove reazioni termonucleari che aumentano la temperatura della stella facendola crescere di dimensioni, lo strato più esterno dell’atmosfera della stella si raffredda ad assume il colore rosso che ne da il nome. Nel diagramma H-R esse sono poste fuori dalla sequenza principale, in particolare nella sezione in alto a destra, dove sono poste le stella grandi e fredde.

8. Spiega l’equazione di Einstein E=mc².
L’equazione di Einstein E=mc² spiega la perdita dello 0,7% di massa che si verifica nella creazione di un nucleo di elio partendo da quattro nuclei di idrogeno; infatti la massa del nucleo di elio e inferiore allo 0,7% della somma dei quattro nuclei di idrogeno, questa massa non scompare, ma si trasforma in energia, nell’equazione E è l’energia, m la massa iniziale e c² la velocità della luce nel vuoto elevata al quadrato.

9. I quasar.
I quasar (quasi stellar radio source) sono enigmatici corpi celesti localizzati all’estremo limite dell’universo visibile; essi sono fonti di onde radio ed in magnitudine sono più luminosi delle galassie più lontane. L’oggetto più lontano visibile nel nostro universo è proprio un quasar a 10 miliardi di anno luce. Si ipotizza che siano galassie in formazione, ma la loro luminosità è tale da non poter consentire di verificare se si tratta di ammassi di stelle o di singoli corpi celesti molto luminosi.

10. L’espansione dell’universo.
Il nostro universo è nato dal Big Bang, e l’energia sprigionata in quell’esplosione ancora oggi, dopo quasi 15 miliardi di anni, continua ad essere presente ed osservabile nell’allontanamento degli ammassi galattici gli uni dagli altri. Quest’oscura forza, che determina l’espansione dell’Universo, non è in diminuzione ma in costante crescita, sebbene si contrapponga alla gravità che a livello locale la supera, ciò vuol dire che una galassia non sarà allontanata da una vicina, ma che entrambe si allontaneranno da un altro gruppo di galassie più lontane.
1. Legge di gravitazione universale: formula e spiegazione:

F = G(m1m2)/d2

la forza di gravità è direttamente proporzionale al prodotto delle masse e inversamente proporzionale al quadrato della distanza.

2. il moto di recessione galattico:

gli studiosi hanno ipotizzato una ipotetica fine dell’universo durante la quale tutte le galassie andrebbero in collisione a causa della forza di gravità andando a formare ciò che c’era probabilmente prima del big bang, ovvero un nocciolo carico di energia. Noi sappiamo che la forza di gravità è contrastata sal movimento di espansione, si è teorizzato che una volta finito questo elemento contrastante prevarrebbe la gravità che porterebbe le galassie a collassare tra di loro.


3. Definizione di declinazione celeste. Come definisci l’equatore celeste?

La declinazione celste è la distanza angolare tra l’equatore celeste e l’astro considerato.
L’equatore celste è l’espansione del piano dell’equatore terrestre che incontra la sfera celeste ed è perpendicolare all’asse del mondo.

4. Il parsec
il parsec è la distanza da cui il semiasse maggiore dell’orbita che la terra fa intorno al sole è vista perpendicolarmente sotto l’angolo di un secondo.

5. Classi di magnitudine stellare:

le classi di magnitudine sono 6; le stelle più luminose hanno magnitudine 0, le meno luminose hanno magnitudine 6. Ci sono alcuni casi di stelle troppo luminose per classificarle nella classe 0, per questo motivo si ricorre ai numeri negativi. Es: Sole= -26,8

7. Caratteristiche degli spettri stellari:

Lo spettro stellare è l’insieme dei colori risultati dal passaggio della luce stellare attraverso un prisma. Lo spettro è formato da un fondo di colore continuo che va dal rosso al violetto, con la presenza di righe nere. Grazie allo spettro si possono ricavare il movimento, la temperatura superficiale e la composizione di una stella. Se le righe nere si spostano verso il blu il corpo celeste si sta avvicinando, se al contrario si spostano verso il rosso si sta allontanando. La temperatura di una certa stella si capisce dal colore che assume il suo spettro: tendente al violetto, la stella è calda, tendente al rosso, la stella è fredda. La temperatura si classifica nelle classi spettrali(o, quella più calda, b, a, f, g, k, m, quella più fredda), il sole è classe spettrale g, 6000 K. Secondo la quantità e l’intensità delle righe si conosce la composizione delle stelle.

8. Caratteristiche delle stelle della sequenza principale del diagramma H-R:

Le stelle poste sulla sequenza principale del diagramma H-R sono tutte nella loro fase di stabilità, ovvero forza gravitazionale ed espansione dei gas si compensano. La maggior parte delle stelle che conosciamo sono sulla sequenza principale perché la fase di stabilità in una stella è quella più lunga.

9. Le pulsar:

Vengono chiamate pulsar quelle stelle a neutroni, venutesi a formare dopo lo scoppio di una supernova, che emettono onde radio che la terra riceve ad intermittenza a causa dello spostamento dell’asse del mondo, ma che in realtà sono continue.

10. La Via Lattea:

La Via Lattea, o anche chiamata Galassia, è una galassia di forma ellittica, formata da un nucleo centrale, ovvero un grande addensamento di stelle lungo circa 5000 a. l., intorno al quale sono presenti lunghi bracci a spirale che ruotano intorno al centro gravitazionale della galassia. La Via Lattea è lunga 100000 a. l. e spessa circa 1000. Il nostro sistema solare è posto all’estremità di uno dei bracci. Al di fuori della Via Lattea, al di sopra e al di sotto, è presente un alone galattico formato da ammassi stellari. La nostra galassia ruota attorno ad un baricentro comune insieme ad altre 30 galassie circa che formano il Gruppo Locale.

martedì 20 ottobre 2009

NUOVI ESPERIMENTI PER LE ASSISTENTI

UNITA’ 3: MOLECOLE E COMPOSTI
Lo zucchero e il sale
I composti hanno composizione costante
La formula chimica http://www.youtube.com/watch?v=DYzgQ2NyIKs&feature=PlayList&p=9BFC4EFD32FCD2AE&playnext=1&playnext_from=PL&index=45
Il concetto di valenza
Elementi, composti molecolari, composti ionici- Ioni poliatomici (su blog)
Formule dei composti ionici, nomenclatura dei composti binari
Imparare la Tavola Periodica: http://www.youtube.com/watch?v=ssaUusY6hWM&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=X87ok9UXKVM&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=hylhK1EjWJM
http://www.youtube.com/watch?v=48uRRZUumWg&feature=related
Nomenclatura dei composti ternari: gli idrossidi , gli ossiacidi, i sali
Esercizi on line:
http://www.chimicamente.it/nomenclatura.htm http://www.iperserv.com/formazione/didattica/nomenclatura.htm
Tutor: http://www.chemware.co.nz/chemftut.htm
Gioco esercizi: http://www.funtrivia.com/trivia-quiz/SciTech/Inorganic-Nomenclature-115018.html
Sito di giochi: http://funbasedlearning.com/
Conoscenza composti delle formule:
Acido solforico e permanganato di potassio : http://www.youtube.com/watch?v=jmggZcqTUuQ
La termite: http://it.wikipedia.org/wiki/Termite_(miscela_incendiaria)
http://www.youtube.com/watch?v=k11C9nnao2c&feature=related
Acido perclorico e rame http://www.youtube.com/watch?v=AGzIassPy3s
Acido solforico e zucchero: http://www.youtube.com/watch?v=uaB70TgLfqs&feature=related
http://madscientist.altervista.org/chimica/esperimenti/carbzuc/carbzuc.htm
Il gel dei puffi: http://www.scribd.com/doc/8753765/gel-dei-puffi
http://www.youtube.com/watch?v=odhhIZ1J-U0
Schiuma: http://www.youtube.com/watch?v=J10lv4kTZdU&feature=related
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090806100355AAnufLF
Aceto e bicarbonato: http://www.youtube.com/watch?v=UxSd_3-rhTs&feature=related
http://www.liceodavincitv.it/attivi/les/mostra/mostra1/c1.htm
Limone e bicarbonato: http://www.youtube.com/watch?v=zsufSR7_iK8&feature=related
“Ghiaccio” caldo: http://www.youtube.com/watch?v=07Nwctk9mZQ&NR=1&feature=fvwp
Liquido solido: http://www.youtube.com/watch?v=B90pBPLILmg
http://www.videoitaliano.org/2008/11/riempire-una-piscina-di-acqua-e-amido.html
come farlo: http://forum.nexusedizioni.it/index.php?action=printpage;topic=2223.0
Caricare un ipod con la cipolla? http://www.youtube.com/watch?v=I4focY-bnS4&NR=1

32 nuovi pianeti

L'ANNUNCIO A PORTO, DURANTE LA CONFERENZA «VERSO ALTRE TERRE»
Scoperti in un solo colpo
32 nuovi pianeti extrasolari
Sono tutti delle superterre e nessuno è abitabile.La scoperta è frutto del progetto HARPS

Un vero colpo da record, con tante interessantissime implicazioni. A Porto, in Portogallo, durante la conferenza «Verso altre terre» i protagonisti del progetto HARPS (High Accuracy Radial Velocità Planet Search) hanno annunciato di aver scoperto addirittura 32 nuovi pianeti extrasolari, cioè orbitanti attorno ad altre stelle della nostra galassia Via Lattea: sono tutti delle superterre e nessuno è abitabile. Il progetto era partito cinque anni fa sotto la guida di Michel Mayor dell’Osservatorio di Ginevra ed ha coinvolto una ventina di astronomi europei.

IL SEGRETO DEL SUCCESSO - La chiave del loro successo è stato uno strumento particolare installato sul telescopio di 3,6 metri dell’ESO (European Southern Observatory) operante a La Silla, in Cile. Si tratta di uno spettroscopio ad alta risoluzione estremamente preciso con il quale gli scienziati hanno misurato i piccoli movimenti (avanti e indietro) indotti sulla stella dalla rotazione dei pianeti che gli girano intorno, arrivando persino a cogliere variazioni di velocità di 3,5 chilometri orari. Con HARPS gli studiosi hanno rilevato la presenza di 75 pianeti nell’arco di cinque anni in 30 sistemi planetari diversi, sui circa 400 pianeti extrasolari finora scoperti in totale da tutti i cacciatori impegnati su questa appassionante frontiera. Gli identikit planetari si sono mostrati estremamente diversi: da corpi poco più grandi della Terra a giganti più consistenti con masse diverse volte quella di Giove. «Queste osservazioni hanno certificato agli astronomi la diversità della popolazione planetaria esistente intorno agli astri lontani, aiutandoci a spiegare meglio la formazione dei sistemi solari che prima si basava soltanto sul nostro» nota Nuno Santos, del gruppo di ricerca. Il team ha anche preannunciato nuove sorprese per le prossime settimane. Non resta che aspettare.

lunedì 19 ottobre 2009

ioni poliatomici

Con lo zolfo
SO3= Ione solfito
HSO3- Ione bisolfito
SO4= Ione solfato
HSO4- Ione bisolfato
Con il cloro
ClO- Ione ipoclorito
ClO2- Ione clorito
ClO3- Ione clorato
ClO4- Ione perclorato
Con il carbonio
CO3= Ione carbonato
HCO3- Ione bicarbonato
Con il fosforo
PO43- Ione fosfato
Con lo iodio
IO3- Ione iodato
IO4- Ione periodato
Con il manganese
MnO4- Ione permanganato

RISPOSTE PRIMO COMPITO DI CHIMICA GENERALE

DOMANDE PRIMO COMPITO DI CHIMICA


1) Tre errori dell’alchimia. Perché erano errori?
I tre errori dell’ alchimia erano:
a) non separare la fisica, che si basa su dati scientifici dalla metafisica
b) non usano rapporti quantitativi
c) con l’intento di trovare nuovi elementi, creavono reazioni tra diversi elementi senza andare ad agire sul nucleo atomico, che è quello che differenzia un elemento da un altro. Così facendo creavano nuovi elementi, ma non quelli desiderati. Quello che cercavano era, forse, la nostra centrale atomica.
- Erano errori, perché le loro reazioni chimiche mancavano di precisione e di metodo scientifico.


2) Errore della teoria del flogisto.
La teoria del flogisto fu smentita da Lavoisier. Fu il primo a pesare i pesi dei reagenti e dei prodotti. Proprio per quest’ultimo motivo si accorse che il metallo, dopo la combustione, si appesantiva e si accorse che, durante una combustione veniva sprigionata un’ “aria combinata”, motivo per cui i metalli si appesantivano. Ciò rese possibile smentire la teoria del flogisto, perché una volta effettuata la combustione, un metallo non poteva che alleggerirsi una volta sprigionato il flogisto.


3) Significato della periodicità della Tavola Periodica degli Elementi.
Il primo a formulare una legge sulla periodicità fu Mendeleev, il quale sostenne che quando si osservano gli elementi della tavola periodica ordinati rispetto alla massa in ordine crescente, si assiste a un ripetersi periodico delle stesse proprietà di certi insiemi. Ciò significa che all’interno di ogni gruppo di elementi della tavola periodica si avranno le stesse proprietà per ogni elemento situato all’interno di un determinato gruppo (es. il litio avrà le stesse proprietà del sodio-gruppo IA-).


4) Campi di interesse della chimica organica.
La chimica organica si interessa principalmente del carbonio e del modo in cui esso può facilmente legare con gli altri elementi. Il carbonio crea, a volte, polimeri lunghissimi. La chimica organica è anche l’ambito all’interno del quale i chimici possono progettare al computer molecole di sintesi organica, per poi realizzarle in laboratorio. Queste molecole di sintesi organica hanno un’ affinità con quelle di origine vitale. Si parla di affinità e non identità, perché le molecole di sintesi organica vengono realizzate in laboratorio.

5) Come posso identificare un elemento chimico?
Un elemento chimico si identifica grazie al numero atomico, cioè per il numero di protoni presenti all’interno del suo nucleo. Importante è anche il simbolo chimico, che è valido in tutto il mondo e serve a rappresentare gli elementi. Il simbolo chimico è composto da una o due lettere. La prima è sempre maiuscola, la seconda, se c’è, è sempre minuscola. Un altro modo per identificare un elemento e le sostanze tra loro apparentemente identiche è sfruttare il loro punto di fusione e di ebollizione. Ad esempio, il metanolo, identico come aspetto all’ etanolo, bolle a 65° mentre l’etanolo a 78°.

6) Metodo per separare i componenti di densità diverse di una miscela.
I metodi per separare i componenti di densità diverse possono essere la decantazione e la centrifugazione. Il primo caso, sfrutta la forza di gravità che permette al componente più pesante di depositarsi sul fondo del contenitore all’interno del quale è contenuto. Il contenitore è dotato di un rubinetto, che permette la fuoriuscita del liquido più denso che verrà raccolto all’interno di un contenitore, posizionato sotto il rubinetto. Il secondo, invece, è generalmente usato per i miscugli eterogenei e per separare i globuli rossi dal plasma. Posti i componenti all’interno di un contenitore, posto a sua volta all’interno di una centrifuga, questa girerà ad altissima velocità per ottenere tale risultato.


7) Dove si colloca nella storia della scienza la teoria del flogisto? Perché era errata?
La teoria del flogisto si colloca nel XVIII secolo; era errata perché i metalli non perdevano flogisto nella combustione, ma acquistavano ossigeno. Altro errore fu non pesare i metalli prima e dopo la combustione (guardare domanda due).


8) Cosa pensavano della costituzione del mondo gli antichi Greci?
Gli antichi Greci sostenevano che il mondo fosse costituito da quattro elementi, ossia acqua, aria, terra e fuoco. Aristotele ipotizzò anche la presenza nell’aria dell’etere, che fu poi smentita da Eistein, ma ci perviene come residuo linguistico. I quattro elementi per Aristotele costituivano una massa definita sublunare.

9) Caratteristiche di una buona teoria scientifica moderna.
Una buona teoria scientifica deve provenire prima di tutto da un osservazione. Dopo ciò si formulerà un’ipotesi che deve essere falsificabile e deve essere fatta una previsione. Successivamente si farà un esperimento , che potrà confermare o negare l’ipotesi. In tal caso quest’ultima verrà riscritta. Qui si possono scoprire leggi scientifiche, come quella di conservazione della massa di Lavoisier e un’ipotesi di ampia portata può diventare una teoria scientifica, come la teoria atomica.

10) Una teoria scientifica può essere smentita da esperimenti?
Una teoria scientifica, nel caso sbagliata, può essere smentita da esperimenti e poi riformulata.

1. Caratteristiche dello stato solido della materia.

Allo stato solido, le particelle della materia sono molto vicine, anche se in continuo movimento, e questo conferisce a un solido il suo volume definito. I solidi non sono, dunque, comprimibili e si distinguono in cristallini, quando le particelle hanno una distribuzione fissa e ordinita nello spazio (es. sale da cucina) e amorfi quando la posizione delle particelle, pur essendo fissa, non è ordinata (es. oggetti di vetro).

2. Caratteristiche delle soluzioni.

Le soluzioni, o misculi omogenei, sono costituite da due o più tipi di atomi o molecole, combinati in rapporti che possono variare da caso a caso. La loro composizione è identica in tutti i suoi punti ed è generalmente costituita da un solvente (elemento liquido) in cui è sciolto un soluto (elemento solido). Ne è un esempio l'acqua marina.

3. Principio di funzionamento della distillazione.

La distillazione è una tecnica di separazione dei miscugli omogenei, che sfrutta le differenti temperature di ebollizione delle componenti. Si travasa il miscuglio in un recipiente bollente e il liquido che per primo passa allo stato aeriforme viene convogliato in un refrigeratore, dove torna allo stato liquido per essere poi travasato in un recipiente di raccolta.

4. Definizione di temperatura e calore. Differenze tra le due grandezze.

La temperatura è l'energia cinetica media di un corpo, mentre il calore è l'energia in transito che passa sempre da un corpo più caldo a uno più freddo. Dal momento che la temperatura è indipendente dalla dimensione del corpo, tale grandezza è detta intensiva. Al contrario, l'energia in transito da un corpo a un altro varia al variare delle sue dimensioni: viene perciò detta grandezza estensiva.

5. La radioattività: cosa è e chi ha contribuito alla sua scoperta.

Nel 1896, Henri Becquerel osservò che un atomo particolarmente pesante e instabile, l'uranio (metallo attinide con numero atomico 92), emanava dal nucleo dei raggi capaci di impressionare una lastra fotografica. Due anni dopo, i coniugi Marie e Pierre Curie scoprirono altri due elementi altrettanto attivi: il polonio (semi-metallo con numero atomico 84), così chiamato come omaggio al paese natio di Marie Slodowska, e il radio (metallo alcalino-terroso con numero atomico 88), che era circa un milione di volte più attivo dell'uranio. Le particelle radioattive si distinguono in α (2 protoni e 2 neutroni), β (elettroni) e γ (raggi particolarmente penetranti).

6. Trasformazioni chimiche o fisiche: i passaggi di stato.

I passaggi di stato sono trasformazioni fisiche perché non cambia la composizione della materia, ma l'energia cinetica media e i legami intermolecolari.

7. Cosa misura la temperatura? Che effetti ha sullo stato della materia?

La temperatura misura l'energia cinetica media di un corpo. L'aumento di temperatura provoca un allentamento dei legami tra particelle e ogni corpo a una determinata temperatura passa dallo stato solido a quello liquido (fusione) a quello aeriforme (ebollizione). Viceversa, quando la temperatura scende, i legami tra particelle si rafforzano e avviene l'opposto.

8. La chimica analitica. Definizioni e un esempio.

La chimica analitica ha lo scopo di identificare le componenti di materiali e sostanze. Si articola su due livelli: quello qualitativo, volto a determinare la presenza o assenza di un dato composto, e quello quantitativo, per stabilire in che misura è presente tale composto. Gli esempi più tradizionali di analisi chimica sono il saggio alla fiamma e la spettrografia. Infatti, alcuni elementi a contatto con una fiamma assumono un colore che li caratterizza; allo stesso modo, con un prisma si può ottenere lo spettro dei colori di un atomo che consente di identificarlo.

9. Significato delle periodicità della Tavola Periodica degli Elementi.

La Tavola Periodica degli Elementi ha questo nome perché in essa sono classificati gli elementi (in ordine crescente di numero atomico) in gruppi che presentano periodicamente, cioè a intervalli regolari, le stesse proprietà. Tale scoperta si deve a Dmitri Mendeleev (1869).

10. Campi di interesse della chimica organica.

La chimica organica studia i composti del carbonio (C - gas del IV gruppo con numero atomico 6), che è chimicamente molto attivo e forma composti con un gran numero di elementi. Nell'ambito di questa disciplina, riveste una grande importanza la sintesi organica di elementi ottenuti in laboratorio con le caratteristiche desiderate.

mercoledì 14 ottobre 2009

Domande chimica B

1. A)Scrivere tre molecole ORGANICHE polari appartenenti a tre famiglie idrocarburiche diverse. Spiegare il motivo della loro polarità. B) Scrivere la formula di struttura del metilciclopentano e discutere le sue proprietà fisiche
2. A) Discutere la struttura della molecola di benzene descrivendo il tipo di ibridizzazione dei carboni B) Scrivere un prodotto di reazione del benzene specificando il tipo di reazione avvenuta
3. A) Scrivere la formula e il nome di un alcool solubile e uno insolubile in acqua. B)Perché c’è questa differenza di solubilità?
4. Scrivere la formula e i nomi di un chetone e di un’aldeide entrambi con 6 atomi di carbonio B) Descrivere il tipo di legame che contraggono tra di loro (non solo il nome ma spiegare il legame)
5. A)Scrivere un alchene asimmetrico e una sua reazione di addizione B) Scrivere l’equazione chimica della reazione di combustione del metano

lunedì 12 ottobre 2009

domande compito di chimica organica

) Concetto di gruppo funzionale.
B) Gruppo funzionale alcolico e proprietà che conferisce alle molecole

2. A) In cosa consiste il legame dipolo-dipolo ?
B) Scrivere due formule ( e nomi) di sostanze organiche che lo hanno

3. A) Condizioni necessarie per rendere polare una molecola
B) Scrivere due molecole apolari cicliche e due polari ramificate

4. A) Che tipo di reazioni dà il benzene? Perché?
B) Come sono ibridati i carboni del benzene? Che forma ha la molecola nel suo insieme?

5. A) Ordinare le seguenti molecole secondo il punto di fusione crescente : metano; 2-butene; etanolo; 3-esanolo; acqua. Perché hai scelto questo ordine?
B) Scrivere la formula delle molecole del punto A 1. A) In cosa consiste un legame ad idrogeno (definizione)?
B) Perché è il più forte dei legami intermolecolari? Scrivere la formula e il nome di due molecole che lo hanno

2. A) Scrivere la formula di due alcani ciclici
B) Che differenze ci sono nelle proprietà fisiche tra gli alcani lineari e quelli ciclici? Spiegare a fondo le differenze

3. A)Scrivere la formula del 2-metil-3-esene. Descrivere l’ibridazione dei carboni 3 e4.
B) Che differenze ci sono nelle proprietà chimiche tra alcani e alcheni? Perché ci sono queste differenze?

4. A) Scrivere la reazione di combustione del metano
B) Che forma ha la molecola di metano? Come mai è una molecola apolare?

5. A) Perché l’acqua è solubile in alcool? Spiega il detto “il simile scioglie il simile”
B) Scrivi la formula dell’acetilene e scrivi il prodotto di una sua reazione

giovedì 8 ottobre 2009

Per i Terzi

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